Onde d’urto radiali

terapia-ad-onde-durto salerno

La Terapia ad Onde d’Urto consiste nel provocare, a livello di un tessuto o di un organo, impulsi d’elevata intensità, che, trasmettendosi nell’intima compagine cellulare, attraverso un meccanismo di risonanza, riducono flogosi locali e sintomatologia dolorosa, stimolano neoformazione di vasi sanguigni e riattivano processi riparativi. Nata nella specialità urologica come terapia incruenta della calcolosi renale, la terapia ad onde d’urto si è poi diffusa nella specialità ortopedica, principalmente per la cura delle pseudartrosi, soprattutto del tipo ipertrofico e della periartrite scapolo-omerale calcifica. Si è poi sperimentato che i suoi effetti antalgici, osteoinduttivi e vascolari consentono il trattamento di numerose patologie tendinee. Le indicazioni si possono così compendiare, suddividendole in due campi principali di applicazione: tessuti molli e tessuti duri (onde d’urto focalizzate).

Tessuti molli : tendinite e tendinopatie inserzionali in genere ed in particolare: epicondiliti, epitrocleiti, tendinite anche calcifica della spalla, del tendine di Achille, della fascia plantare, del pube. Controindicazioni assolute a questi trattamenti: gravidanza in corso, tumori nella zona da trattare , alterazioni della coagulazione ematica in trattamento con farmaci anticoagulanti, infezioni settiche in corso. Nei sistemi ad onde d’urto balistiche l’onda d’urto viene generata mediante uno speciale manipolo a forma di pistola la cui canna è chiusa all’estremità da un tappo metallico contro il quale viene lanciato, mediante aria compressa a 4-5 bar di pressione, un proiettile d’acciaio. Dalla collisione si genera un’onda d’urto che, attraverso il tappo metallico, si diffonde espandendosi radialmente nella cute e nel primo strato sottostante di tessuto.